Il segretario generale del Fronte popolare è stato trasferito nella prigione di Nafha, nel deserto

Nazareth. Domenica pomeriggio, il Servizio penitenziario israeliano (IPS) ha trasferito il segretario generale del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (una fazione dell’OLP), Ahmed Saadat, e diversi altri prigionieri politici di spicco, dalla prigione di Rimon a quella di Nafha.

Il Centro Handala per prigionieri (organizzazione indipendente per i diritti umani) ha dichiarato domenica in un comunicato stampa che nelle sezioni del Fronte popolare di tutte le carceri regna uno stato di tensione, “come risultato della feroce campagna che ha preso di mira i suoi detenuti”.

Il Fronte Popolare ritiene l’occupazione pienamente responsabile della vita di Saadat e di tutti i prigionieri trasferiti.

Lo scorso maggio, l’IPS aveva trasferito Saadat, Ahed Abu Ghalmi e Walid Hanatsheh, in isolamento, ma dopo circa un mese di proteste li aveva riportati nel carcere di Rimon.

Le forze di occupazione hanno lanciato una campagna di aggressioni sistematiche contro i prigionieri e i loro rappresentanti rinchiusi nelle carceri, soprattutto dopo che l’estremista Itamar Ben Gvir ha assunto la guida del cosiddetto ministero della Sicurezza Nazionale.

(Fonte: Quds Press).