Inizio dell’anno scolastico nella Striscia di Gaza, ma non in Cisgiordania

Gaza – Infopal. Ieri, domenica 23 agosto, ha avuto inizio l'anno scolastico nelle scuole della Striscia di Gaza amministrate dal Ministero della Pubblica Istruzione e in quelle gestite dall'agenzia delle Nazioni Unite UNRWA, con una settimana d’anticipo rispetto alla Cisgiordania.

I ministeri dell'istruzione dei due governi, quello di Fatah a Ramallah e quello di Hamas a Gaza, avevano concordato entrambi l'apertura dell'anno scolastico per la giornata di ieri, ma in seguito Ramallah ha annunciato che l'anno scolastico in Cisgiordania inizierà il primo di settembre. La decisione, presa senza aver contattato Gaza, è giunta in seguito alle pressioni da parte del sindacato degli insegnanti cisgiordano, che ha chiesto il rinvio di una settimana sotto minaccia di sciopero.

Ieri mattina, quindi, circa 250 mila studenti di 383 scuole statali nelle diverse province della Striscia di Gaza più oltre 200 mila studenti dell'UNRWA si sono recati nelle scuole e negli asili pubblici.

Il dott. Yusuf  Ibrahim, sottosegretario al Ministero della Pubblica Istruzione a Gaza, ha spiegato al nostro corrispondente che il Ministero ha fatto in modo che il nuovo anno scolastico prendesse il via in modo adeguato, contattando gli insegnanti assenteisti e convincendoli a tornare alle loro cattedre: quasi 2000 insegnanti hanno risposto alla chiamata e cominciato a svolgere il loro lavoro già da ieri.

Ibrahim ha inoltre affermato che il suo Ministero ha completato la preparazione delle scuole anche in termini di manutenzione e fornitura di mobili e libri di testo. Ha quindi aggiunto: “Siamo stati in grado di superare il problema dei libri di testo nonostante il divieto da parte dell'occupazione d’importare la carta per stamparli. La distribuzione di libri per l'anno in corso è migliore dell'anno passato: il deficit è molto più piccolo, e per superarlo saranno utilizzati i vecchi testi fino all'arrivo dei nuovi.”

Come osservato dal nostro corrispondente durante il suo giro a Gaza, la maggior parte degli studenti ha continuato a indossare l'uniforme scolastica, nonostante da quest’anno sia stata resa facoltativa a causa delle difficili condizioni economiche della Striscia, dovute ancora al soffocante assedio israeliano.

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