La ICJ fissa le date per la presentazione delle dichiarazioni sulle pratiche di Israele nei Territori palestinesi occupati

Wafa. A seguito della richiesta dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite affinché la Corte internazionale di giustizia (ICJ) emetta un parere consultivo sulle conseguenze legali derivanti dalle politiche e dalle pratiche di Israele nei Territori palestinesi occupati, compresa Gerusalemme Est, l’ICJ ha fissato al 25 luglio 2023 il termine entro il quale potranno essere presentate alla Corte dichiarazioni scritte sulle questioni e al 25 ottobre 2023 il termine entro il quale gli Stati e le organizzazioni che hanno presentato dichiarazioni scritte potranno aggiungere osservazioni da parte di altri stati o organizzazioni.

Giovedì, il ministero palestinese degli Affari esteri e degli espatriati ha confermato in un comunicato stampa di aver ricevuto una lettera ufficiale con la decisione dell’ICJ dell’Aia, emessa durante una riunione speciale dei suoi magistrati, la quale ha fissato le date per la presentazione delle dichiarazioni scritte.

Ha invitato gli Stati e le parti interessate a presentare il loro parere legale all’ICJ in merito alla legalità dell’occupazione israeliana della terra dello Stato di Palestina e al suo impatto su tutti i diritti prima della data del 25 luglio fissata dalla Corte.

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato a maggioranza, il 31 dicembre 2022, una risoluzione che richiede all’ICJ un parere consultivo sulle conseguenze legali derivanti dalle politiche e pratiche di Israele nei Territori palestinesi occupati, compresa Gerusalemme Est, ed il 21 gennaio l’ICJ ha annunciato di aver ricevuto la richiesta dall’Assemblea Generale.