‘Nuovi scavi metttono in pericolo la moschea di al-Aqsa’.

Gerusalemme – Infopal. L'associazione al-Aqsa, che opera nei territori palestinesi occupati nel 1948, rivela che le autorità israeliane stanno conducendo degli scavi nella zona dei palazzi Omayyadi, adiacente alla parete sud della moschea al-Aqsa: i lavori di scavo vengono eseguiti di notte, soprattutto in uno dei pozzi d'acqua esistenti nella zona, che arriva fin sotto la moschea.

L'associazione, in un comunicato stampa, avverte della pericolosità di questi lavori e del loro impatto sulla stabilità della moschea al-Aqsa: “Questi scavi, in passato, hanno causato crepe e fessure nella zona meridionale della moschea”.

Nello stesso comunicato si sottolinea che tali opere “sono parte integrante del piano globale degli occupanti per ebraicizzare la zona intorno alla moschea di al-Aqsa”.

Le autorità di occupazione, coadiuvate da quelle delle Antichità, hanno aperto numerosi cantieri nell'area dei palazzi Omayyadi, distribuiti nel lato sud della moschea al-Aqsa, ma le aree di scavo sono coperte da tende e teloni di plastica per non dare troppo nell’occhio.

L'associazione al-Aqsa chiede alle nazioni arabe e islamiche “un intervento urgente sia a livello ufficiale sia popolare (re, governanti, popoli e intellettuali), al fine di salvare la moschea e la città, opponendosi ai progetti dei sionisti contro il luogo da cui avvenne l’Ascensione (al-Mi‘râj) del profeta dell'Islam, Muhammad”.

 

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