Oltre il Colonialismo: il Male assoluto e la paralisi dei “giusti”

Oltre il Colonialismo: il Male assoluto e la paralisi dei “giusti”

InfoPal. Le immagini e i video, le notizie, che arrivano da Gaza, sempre più sconvolgenti e devastanti mostrano che è in azione il Male assoluto, rappresentato da un ritorno del nazismo attraverso i soldati e il governo israeliani. I metodi efferati, sadici, atroci sono molto simili, ieri come oggi. Come allora, anche stavolta il mondo guarda, fa qualche dichiarazione e proclama di condanna, ma non interviene. Basterebbe poco, ad esempio non vendere armi, gas e petrolio ai nazisti di Tel Aviv.

Il Male è lasciato libero di agire e di ripulire etnicamente una striscia di terra densamente popolata, antica e storica area di insediamenti di popoli anche allora bersaglio delle mire di vari imperi e di gruppi di colonizzatori della vasta regione mediorientale, inviati dai loro “signori”, o meglio, capi militari.

Da circa 4000 anni, la Striscia di Gaza e l’intera Palestina storica sono teatro di massacri nel nome dei signori degli eserciti e della guerra. Un luogo spirituale potente, epicentro di genocidi ripetuti, pulizie etniche di innocenti, offerti in olocausto. Ma anche area geopolitica di grandi interessi economici e strategici – ricordiamoci, al largo delle coste di Gaza, della piattaforma di gas Leviathan, di cui Israele vuole essere unica proprietaria e per questo vuole spazzar via la popolazione di Gaza per averne unico e libero accesso.

Come per le efferate gesta del nazismo germanico, anche quello sionista ha licenza di massacrare e ripulire etnicamente generazioni di umani palestinesi: gli interessi particolari e generali sono enormi, e gli attori che hanno sostenuti i primi, finanziandoli, sono gli stessi dei secondi. Allora come oggi, di mezzo ci sono gli innocenti offerti in sacrificio: 90 anni fa, gli ebrei dei ceti medi e popolari, le minoranze scomode e i dissidenti; ora la popolazione nativa palestinese.

Dovremmo rileggere gli ultimi millenni di Storia, alla luce degli ultimi 100 anni, e comprenderemmo molte cose.

La “vittoria” dei codardi nazisionisti: crimini di guerra.

L’immagine qui sotto mostra soldati israeliani che celebrano la loro “vittoria” all’interno dell’ospedale Al-Shifa di Gaza, dopo aver massacrato decine di innocenti e averne evacuati a centinaia, tra feriti e rifugiati.

Il direttore generale del ministero della Salute, Munir Al Barsh, parlando ad Al Jazeera, ha denunciato: “Ieri, l’esercito israeliano ha rubato 145 cadaveri dall’ospedale Al Shifa e dalla fossa comune nel cortile e li ha portati via con dei camion e non sappiamo cosa ne abbiano fatto”.

Qui sotto, un altro simbolo della barbarie sionista.

Il parco al-Katiba, nella città di Gaza, prima… e dopo.

Questo simbolo sarà odiato a lungo nel mondo, in quanto emblema di barbarie neonazista. Un simbolo esoterico e spirituale di cui il nazisionismo si è appropriato.

In 43 giorni di bombardamenti a tappeto, Israele ha ucciso 15.271 palestinesi, tra cui 6.403 bambini e 3.561 donne, oltre a 32.310 feriti, tra cui decine in condizioni critiche e che non ricevono le cure mediche minime necessarie a causa del collasso del sistema sanitario.

Secondo l’Euro-Med monitor sono circa 20.000 i morti e le persone scomparse nell’aggressione israeliana contro Gaza.

Si tratta di un genocidio, secondo i termini del diritto internazionale. Ma il mondo aspetta che l’olocausto faccia il suo corso, ieri come oggi.