infopalNew York. L’inviato delle Nazioni Unite per il Medio Oriente, Tor Wennesland, ha dichiarato lunedì in un briefing al Consiglio di Sicurezza che l’espansione degli insediamenti israeliani continua senza sosta, aggiungendo che la fragilità della situazione fiscale dell’Autorità Palestinese (ANP), aggravata dalla carenza di finanziamenti che affliggono le principali agenzie delle Nazioni Unite, minaccia di peggiorare la difficile situazione dei palestinesi più vulnerabili.
Wennesland ha affermato che Israele ha distrutto 58 strutture di proprietà palestinese in Cisgiordania con il pretesto che non erano state costruite con i permessi israeliani, che sono “quasi impossibili da ottenere per i palestinesi”.
Ciò include la demolizione, il 17 agosto, di una scuola elementare a Ein Samia che accoglieva circa 80 studenti pochi giorni prima dell’inizio dell’anno scolastico, rendendola la terza scuola di questo tipo ad essere distrutta da Israele durante lo scorso anno.
Wennesland ha esortato Israele a porre fine immediatamente alla pratica di distruzione delle proprietà palestinesi nei Territori occupati e ad attuare piani per facilitare le costruzioni di nuove strutture in base alle procedure legali.
“Mentre dobbiamo concentrarci urgentemente sulla risoluzione delle questioni più critiche e sul ridimensionamento della situazione sul campo, non possiamo ignorare la necessità di ripristinare un orizzonte politico”, ha sottolineato.
Le Nazioni Unite restano fermamente impegnate a sostenere le parti per porre fine all’occupazione e stabilire una soluzione a due Stati, in linea con le risoluzioni delle ONU, il diritto internazionale e gli accordi precedenti, ha affermato Wennesland.
Sebbene le parti abbiano adottato misure per stabilizzare la situazione, continuano i “passi unilaterali”, tra cui la crescita degli insediamenti israeliani, le demolizioni e la violenza dei coloni.